Proprio ieri guardavo una trasmissione sul canale Focus, numero 56 se non sbaglio.
Parlava di come il tempo viaggi a senso unico, portando l'universo verso uno stato di buio perenne e staticità infinita.
Quello che accade in questo universo è dato dalla casualità del movimento delle particelle? o c'è un'entità, o più, di intelligenza e capacità inconcepibili, che gestisce tutto quello che sta succedendo?
La religione è un'invenzione o una conseguenza? mi spiego:
partiamo dal fatto che se non si lascia una traccia, nessuno in futuro potrà sapere cosa è successo in quel posto e che, ovviamente, più si va indietro nel tempo più è difficile trovare informazioni sull'epoca.
Tutto quello che sappiamo della storia e della preistoria, lo dobbiamo solo ai reperti archeologici, libri antichi, statue, eccetera.
Qualunque fatto avvenuto, soprattutto nella preistoria, senza lasciare tracce, lo abbiamo perduto e non ne sapremo mai nulla.
Gli dei attuali e gli dèi antichi sono creati dall'ignoranza delle persone? I popoli che non avevano ancora sviluppato la scienza, dando risposte su ciò che li circondavano, hanno inventato un essere superiore solo perchè non avevano altre soluzioni ai loro enigmi?
O forse qualcosa è successo migliaia di anni fa: un semplice cataclisma, un'asteroide, alieni, chi lo sa? tutto quello che abbiamo sono dei manoscritti, che sicuramente sono stati modellati dal popolo; a quel tempo non esistevano molti documenti cartacei e la gente trasmetteva le storie a voce.
Nulla è dato per scontato quando si parla di passato e futuro, i libri di storia potrebbero raccontare bugie perchè sono cose che studiosi hanno interpretato dai reperti.
Purtroppo il viaggio nel tempo al passato sembra impossibile secondo le attuali leggi della fisica...chi sa se invece è solo un'altra cosa di cui ignoriamo la funzione, come se fossimo noi gli esseri sottosviluppati.
Il bello è che noi siamo sottosviluppati e fra mille, diecimila anni, ammesso che l'uomo sia ancora presente, saremo tutti più evoluti.
In cosa ci evolveremo? Una riflessione che farò più in avanti.